Sostegno transizione industriale – Contributi a fondo perduto 2023

Sostegno transizione industriale - Contributi a fondo perduto 2023 - Molo 4.0
Contributo  Contributi a fondo perduto
Beneficiari
  • Imprese operanti nel territorio italiano concentrata principalmente nei settori estrattivo e manifatturiero

 Entità dell’agevolazione
  • Le percentuali di agevolazione variano a seconda del tipo di investimento e delle dimensioni dell’impresa
Obiettivo

Aiutare l’industria italiana a conformarsi alle politiche europee di mitigazione dei cambiamenti climatici

Stato  In attesa di attivazione

Sostegno transizione industriale – Contributi a fondo perduto 2023

Descrizione

Il “Fondo per il sostegno alla transizione industriale” è un programma governativo italiano progettato per aiutare l’industria italiana a conformarsi alle politiche europee di mitigazione dei cambiamenti climatici.

Il periodo di presentazione delle domande è dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023. Il Fondo è stato creato in base all’articolo 1, commi 478 e 479, della legge del 30 dicembre 2021, n. 234.

Il Fondo finanzia programmi di investimento che perseguono almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • Migliorare l’efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività, con la possibilità di includere spese accessorie connesse all’installazione di impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
  • Utilizzare le risorse in modo efficiente, attraverso una riduzione del loro utilizzo, anche tramite il riutilizzo, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

Il Fondo ha una dotazione iniziale di 300 milioni di euro, metà dei quali è riservata alle imprese energivore. Le sovvenzioni sono concesse sotto forma di contributo a fondo perduto.

Soggetti beneficiari e requisiti

I fondi sono destinati a imprese di qualsiasi dimensione, operanti su tutto il territorio italiano, che soddisfano determinati requisiti:

  1. Devono essere imprese regolarmente costituite, registrate e considerate “attive” nel registro delle imprese.
  2. L’attività principale dell’impresa deve essere concentrata principalmente nei settori estrattivo e manifatturiero, come specificato nelle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007.
  3. Le imprese devono trovarsi in uno stato di pieno e libero esercizio dei propri diritti, senza essere coinvolte in procedimenti di liquidazione volontaria o concorsuale.
  4. Non devono essere state in difficoltà finanziarie al 31 dicembre 2019.
  5. Non possono essere tra le imprese che hanno precedentemente ricevuto aiuti identificati come illegali o incompatibili dalla Commissione europea e successivamente non li hanno rimborsati o depositati in un conto bloccato.
  6. Le imprese devono essere in regola con le leggi vigenti in materia di obblighi contributivi.
  7. Non devono trovarsi in alcuna delle situazioni di esclusione previste dall’articolo 5, comma 2, del Decreto Ministeriale datato 21 ottobre 2022.
    Inoltre, è importante notare che il 50% delle risorse annualmente allocate al Fondo è destinato ad imprese energivore.

Entità e forma dell’agevolazione

Le agevolazioni offerte da questo programma sono fornite sotto forma di contributo a fondo perduto, il che significa che le imprese non sono tenute a restituire i fondi ricevuti. Le percentuali di agevolazione variano a seconda del tipo di investimento e delle dimensioni dell’impresa, ma sono soggette a limiti massimi stabiliti dalle normative europee e dal “Quadro temporaneo” specifico.

  •  Miglioramento dell’Efficienza Energetica:
  1. Per progetti volti a migliorare l’efficienza energetica, le agevolazioni coprono il 30% delle spese ammissibili.
  2. Sono previste maggiorazioni: +20% per le piccole imprese, +10% per le medie imprese, +15% se l’investimento avviene in determinate zone.

Se le spese sono state calcolate considerando il 100% dei costi totali di investimento, le agevolazioni e le maggiorazioni sono ridotte del 50%.

Se è richiesto l’applicazione della sezione 2.6 del “Temporary Framework,” le agevolazioni sono pari al 40% dei costi agevolabili, determinati come differenza tra i costi del progetto e i risparmi sui costi o le entrate supplementari rispetto alla situazione senza aiuti, con un meccanismo di Claw-back.

  • Installazione di Impianti da Autoproduzione:
  1. Per investimenti in impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, le agevolazioni sono del 45%.
  2. Sono previste maggiorazioni: +20% per le piccole imprese e +10% per le medie imprese.
  3. Per altri tipi di investimento nell’installazione di impianti da autoproduzione, le agevolazioni sono del 30%, con le stesse maggiorazioni.
  • Uso Efficiente delle Risorse:
  1. Per investimenti volti a un uso efficiente delle risorse, le agevolazioni coprono il 40% delle spese ammissibili.
  2. Sono previste maggiorazioni: +20% per le piccole imprese, +10% per le medie imprese, +15% se l’investimento avviene in determinate zone e +5% se avviene in altre zone designate.
  • Cambiamento Fondamentale del Processo Produttivo:
  1. Per gli investimenti in un cambiamento fondamentale del processo produttivo, le agevolazioni sono determinate in base alla dimensione dell’impresa e all’area geografica coinvolta, seguendo le norme regionali.

In breve, le agevolazioni offerte sono significative e variano in base alla natura del progetto e alle caratteristiche dell’impresa. È importante comprendere chiaramente i requisiti e le condizioni specifiche per massimizzare i benefici.

Spese ammissibili

Le spese che possono essere considerate ammissibili per beneficiare del “Fondo per il sostegno alla transizione industriale” comprendono:

  • Suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
  • Opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
  • Impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
  • Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate

La misura ammette anche spese per la formazione del personale:

  • Spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza
  • Spese di personale

Inoltre, è fondamentale notare che i progetti devono rispettare una gamma specifica di spesa complessiva, situata tra i 3 e i 20 milioni di euro. Questi investimenti devono anche essere completati entro un periodo di 36 mesi dalla data in cui viene concesso il contributo.

Le domande possono essere presentate dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023.

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