MIMIT Piano Transizione 5.0 – Crediti d’imposta

Contributo Crediti d’imposta
Beneficiari
  • Grande impresa

  • PMI e Micro Imprese

 Entità dell’agevolazione
  • Promuovere l’acquisto di beni conformi al paradigma dell’industria 4.0
  • Aliquote di credito d’imposta fino al 20%
Obiettivo
  • Promuovere l’innovazione aziendale attraverso automazione avanzata, collaborazione uomo-macchina e sostenibilità, per personalizzare e rendere prodotti e servizi più sicuri, accessibili e sostenibili.
Stato bando Prossima attivazione

MIMIT Piano Transizione 5.0 – Crediti d’imposta

Descrizione

La Commissione Europea ha approvato la proposta italiana di revisione del PNRR integrando, ai fondi di RePowerEU, 6.3 miliardi di euro destinati al Piano Transizione 5.0, per il biennio 2024/2025. L’iniziativa mira a potenziare e promuovere l’innovazione aziendale attraverso automazione avanzata, collaborazione uomo-macchina e sostenibilità, per personalizzare e rendere prodotti e servizi più sicuri, accessibili e sostenibili.

Soggetti beneficiari

Il decreto Transizione 5.0 offre benefici fiscali a imprese “sane” che investono in innovazione e riduzione dei consumi energetici nel 2024 e 2025. Tutte le imprese residenti o con stabili organizzazioni in Italia possono accedere, indipendentemente dalla forma giuridica, settore o dimensione, escluse quelle in stato di liquidazione, fallimento o altre procedure concorsuali, e quelle sanzionate. Il rispetto delle norme di sicurezza e dei contributi è fondamentale.

Entità e forma dell’agevolazione

Il decreto Transizione 5.0 mantiene gli stessi investimenti agevolabili di Industria 4.0 e richiede una riduzione dei consumi energetici del 3% per gli impianti e del 5% per processi specifici. Introduce agevolazioni per software di monitoraggio energetico e gestione aziendale, purché acquistati insieme.

Si includono anche investimenti in produzione di energia con un limite di spesa di 40.000 euro. Sono agevolabili anche le spese per la formazione del personale per la transizione digitale ed energetica, fino al 10% degli investimenti, fino a un massimo di 300.000 euro. Escluse le attività dannose per l’ambiente, come quelle legate ai combustibili fossili e all’inquinamento.

Le PMI possono ottenere un credito d’imposta fino a 10.000 € per le spese di analisi e certificazione del valutatore indipendente.

Spese ammissibili

Il Piano Transizione 5.0 incentiverà gli investimenti delle imprese in beni e attività “4.0” volti a generare risparmi energetici o a migliorare l’efficienza energetica. Gli interventi dovranno inoltre focalizzarsi sulla transizione digitale ed ecologica, mirando all’innovazione e alla sostenibilità dei prodotti e servizi.

Le principali linee guida includono:

  • Responsabilizzazione delle catene di approvvigionamento e del sistema produttivo, garantendo chiarezza, qualità e tracciabilità dei prodotti e materiali.
  • Approccio di progettazione “by design” orientato all’economia rigenerativa e circolare per minimizzare gli impatti ambientali e sociali lungo l’intero ciclo di vita dei prodotti.
  • Potenziamento dell’autosufficienza, l’adattabilità e la riduzione della fragilità mediante l’adozione di soluzioni energetiche distribuite e intelligenti, mirate a gestire in modo ottimale la domanda e l’offerta di energia;
  • Digitalizzazione con uno scopo definito, utilizzando tecnologie digitali per ottimizzare processi, ridurre gli sprechi, monitorare gli impatti ambientali e coinvolgere attivamente i clienti.
  • Implementazione di una valutazione completa, includendo metriche rigenerative e un quadro normativo che valuti non solo la performance economica, ma anche quella ambientale e sociale delle imprese.

Il credito d’imposta del Piano Transizione 5.0 può essere utilizzato solo per la compensazione entro il 31 dicembre 2025, altrimenti sarà distribuito in 5 quote annuali uguali. Il credito d’imposta sarà disponibile per i beneficiari 10 giorni dopo il provvedimento di concessione.

È obbligatoria la certificazione delle spese da parte di un revisore contabile o legale dei conti, con un credito d’imposta massimo di 5.000 €.

Il credito d’imposta del Transizione 5.0 non è cumulabile con altre agevolazioni finanziate con fondi europei, il credito d’imposta per investimenti in beni nuovi strumentali (Piano Industria 4.0) o il credito d’imposta per investimenti nella ZES unica.

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