Bando turismo regione siciliana cofinanziato dall’UE

Contributo | Contributi a fondo perduto |
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Beneficiari |
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Entità dell’agevolazione |
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Obiettivo |
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Bando turismo regione siciliana cofinanziato dall’UE – Contributi a fondo perduto
Descrizione
Il bando mira a sostenere progetti di ammodernamento, ristrutturazione e realizzazione di nuove strutture turistico-ricettive, incentivando interventi che migliorino la qualità dell’offerta e l’attrattività del territorio. Le agevolazioni sono rivolte anche alla riqualificazione e al recupero di immobili in linea con i piani urbanistici locali, favorendo una crescita sostenibile e innovativa del settore turistico.
Soggetti beneficiari
Possono accedere alle agevolazioni previste le imprese alberghiere ed extra-alberghiere che esercitano o intendono avviare, come attività prevalente (codice ATECO primario), un’attività di impresa rientrante nei seguenti codici ATECO 2007:
55 – Alloggio
55.1 – Alberghi e strutture simili
- 55.10 – Alberghi e strutture simili
- 55.10.00 – Alberghi
55.2 – Alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni
- 55.20 – Alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni
- 55.20.10 – Villaggi turistici
- 55.20.20 – Ostelli della gioventù
- 55.20.30 – Rifugi di montagna
- 55.20.51 – Affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, alloggi connessi ad aziende agricole e ittiche.
Entità e forma dell’agevolazione
L’agevolazione prevede due diverse fasce di contributo a fondo perduto in base all’importo richiesto:
Per contributi compresi tra €50.000 e €300.000: si applica il regime di aiuto “de minimis” secondo il Regolamento (UE) n. 2831/2023, con un’intensità massima dell’80% sulla spesa ammissibile. L’importo minimo concedibile è di €50.000, mentre il massimo è di €300.000.
Per contributi compresi tra €300.000,01 e €3.500.000: l’intensità massima del contributo varia in base alla dimensione dell’impresa:
- Micro e piccole imprese (MPI): fino al 60% a fondo perduto delle spese ammissibili;
- Medie imprese: fino al 50% a fondo perduto;
- Grandi imprese: fino al 40% a fondo perduto.
L’importo minimo richiedibile in questa fascia è di €300.000,01, mentre il massimo è di €3.500.000..
Spese ammissibili
Per le operazioni finanziate tramite aiuti in esenzione, sono ammissibili le seguenti spese, nel rispetto delle condizioni stabilite dall’articolo 14 del Regolamento (UE) n. 651/2014:
- Investimenti materiali: acquisto di terreni, immobili, impianti, macchinari e attrezzature.
- Investimenti immateriali: diritti di brevetto, licenze, know-how e altre forme di proprietà intellettuale.
Inoltre, sono riconosciute specifiche spese accessorie con limiti percentuali rispetto all’investimento ammissibile:
- Consulenze specialistiche: studi di fattibilità economico-finanziaria, certificazioni di qualità ambientale e attestati di prestazione energetica secondo standard internazionali, fino al 2% dell’investimento ammissibile.
- Oneri tecnici e progettuali: progettazione, direzione lavori, collaudi e verifiche, fino al 4% dell’investimento ammissibile.
- Interventi su immobili e terreni: acquisto di suolo aziendale, fabbricati o strutture già destinate ad attività turistico-ricettive (se dismesse da oltre cinque anni), demolizione e ricostruzione, ampliamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni e opere di consolidamento, fino al 70% dell’investimento ammissibile. Tuttavia, l’acquisto di suolo, fabbricati o strutture dismesse non può superare il 30% dell’investimento totale.
- Acquisto di attrezzature e tecnologie: macchinari, impianti, arredi e attrezzature nuove, inclusi software e programmi informatici.
Requisiti di ammissibilità
Per essere ammissibili, le imprese devono:
- Essere regolarmente costituite, iscritte al Registro delle Imprese ed esercitare un’attività rientrante nei settori ATECO previsti.
- Avere un’unità locale in Sicilia al momento della domanda o impegnarsi ad aprirla prima del primo pagamento dell’aiuto.
- Essere in regola con normativa edilizia, urbanistica, sul lavoro, sicurezza e ambiente.
- Adottare il regime di contabilità ordinaria.
- Dimostrare capacità finanziaria con documentazione idonea, inclusa una Lettera di Credenziali bancaria o da Consorzi Fidi.
- Essere in regola con il pagamento di oneri contributivi e assistenziali.
- Non aver delocalizzato lo stabilimento oggetto dell’investimento nei due anni precedenti e impegnarsi a non farlo nei due anni successivi al completamento del progetto.
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